venerdì 18 aprile 2008
Passaggio sulle corsie preferenziali: il Tribunale di Roma accoglie l'appello presentato dai nostri Legali contro una sentenza di rigetto emessa dal G.d.p. Roma.
E' un successo fondamentale che apre la strada ad una miriade di ricorsi in materia.
E' il caso di uno scooterista che si è visto arrivare a casa una multa per essere passato sulle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici.
Ebbene, sul verbale di accertamento la mancata contestazione immediata della violazione veniva giustificata dalla Polizia Municipale con la solita frase di stile
"per non intralciare il servizio di pubblico trasporto".Rivoltosi ai nostri Legali, il cittadino si è visto respingere il ricorso in primo grado dal Giudice di Pace.
Presentato appello, il Tribunale di Roma ribaltava completamente la sentenza del Giudice di Pace di Roma, rilevando che
"trattandosi di ciclomotore, era onere dell'agente indicare in maniera precisa e concreta per quale motivo il ciclomotore intralciava la circolazione, quando è fatto notorio che il ciclomotore, per la sua esile sagoma, normalmente non è in grado di intralciare il servizio di pubblico trasporto".In altri termini, il Tribunale, facendo peraltro, proprio, un recente orientamento della Corte di Cassazione sul punto, ha accolto in sede di appello il ricorso presentato dai nostri Legali, annullando il verbale di accertamento e condannando il Comune di Roma al pagamento del doppio grado delle spese di giudizio.