In realtà la questione è già stata affrontata e decisa dalla Corte di Cassazione in senso favorevole al contribuente ma le Commissioni Tributarie hanno sempre fatto fatica ad aderirvi in quanto un' applicazione costante di detto principio porterebbe, con ogni probabilità, all'accoglimento costante di ogni ricorso presentato dal contribuente.

Il caso è il seguente: il contribuente impugna un preavviso di fermo amministrativo contestando di aver mai ricevuto, precedentemente, cartelle di pagamento per un importo e causale analogo a quelli riportati nel dettaglio degli addebiti del preavviso di fermo amministrativo stesso.

Ebbene, la CTP di Roma, in piena adesione ai principi affermati dalla Corte di Cassazione, ha affermato che, essendo la contestazione estesa anche al contenuto dell'atto impositivo notificato, sarebbe stato onere di Equitalia depositare non soltanto l'avviso di ricevimento ma anche la cartella di pagamento, circostanza non verificatasi (e che non si verifica mai).