lunedì 17 luglio 2017
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE: illegittima la compensazione delle spese di lite
Si tratta di un istituto particolarmente importante per noi.
Come Vi è noto, i nostri Avvocati guadagnano esclusivamente in caso di successo in danno della parte soccombente ed, in taluni casi, in misura preventivamente concordata con gli associati.
Ebbene, è evidente che la frequente prassi, soprattutto innanzi alle Commissioni Tributarie (anche in grado di appello) di compensare, in modo arbitrario, le spese ovvero di liquidarle in misura irrisoria, produce un danno al professionista che sottoscrive un accordo, come quello da noi proposto, ed un danno, indirettamente, nei confronti degli associati, posto che, alla lunga, l'affermazione di una simile prassi produce l'effetto della non sostenibilità economica della difesa tecnica da parte della nostra associazione (è possibile investire sul risultato del lavoro, ma pensare di poter lavorare gratuitamente anche in caso di raggiungimento dell'obiettivo, è sostanzialmente un'utopia!!).
Fortunatamente, la Suprema Corte di Cassazione, nel decidere ricorsi da noi presentati (peraltro, a nostre spese), ha affermato in modo rigoroso il principio secondo cui il principio di soccombenza può essere derogato solo in casi di gravità ed eccezionalità specifici e non richiamati in modo generico.